La transizione energetica in atto richiede nuovi modelli di produzione, consumo e condivisione dell’energia. In questo scenario, le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) rappresentano una delle soluzioni più innovative e promettenti, soprattutto per imprese, enti pubblici e realtà produttive locali. Ma cosa sono esattamente le CER, come funzionano e perché conviene aderirvi? Un nuovo paradigma energetico: condividere l’energia prodotta localmente.
Una Comunità Energetica Rinnovabile è un soggetto giuridico autonomo composto da più attori – cittadini, imprese, pubbliche amministrazioni, PMI, cooperative, enti territoriali – che si associano per produrre, consumare, condividere, immagazzinare e vendere energia generata da fonti rinnovabili, in particolare attraverso impianti fotovoltaici. Il principio è semplice: l’energia prodotta all’interno della comunità, se consumata localmente e simultaneamente, genera un beneficio economico per tutti i membri.
Il meccanismo è incentivato a livello nazionale dal GSE, che riconosce premi economici sulla quota di energia condivisa. Il quadro normativo è oggi regolato dal Decreto legislativo 199/2021, che ha recepito la Direttiva Europea RED II (2018/2001/UE) e ha dato un impulso decisivo alla diffusione delle CER in Italia. A completare il percorso è arrivato nel 2024 il Decreto CER del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE), che stabilisce i criteri per accedere ai contributi in conto capitale e agli incentivi sulla condivisione dell’energia. I vantaggi per le imprese e gli enti pubblici Per il mondo produttivo, l'adesione o la costituzione di una CER rappresenta un’opportunità concreta per ottimizzare i consumi energetici, ridurre i costi in bolletta, accedere a forme di incentivazione specifica e contribuire attivamente agli obiettivi di sostenibilità.
Le aziende, ad esempio, possono ospitare impianti fotovoltaici di produzione, diventando prosumer (produttori e consumatori al tempo stesso), oppure partecipare come consumatori all’interno della comunità. Gli enti pubblici possono utilizzare questa formula per valorizzare edifici comunali, scuole, uffici e infrastrutture, trasformandoli in poli attivi della transizione energetica. Le CER si configurano inoltre come un modello di economia circolare energetica, capace di trattenere il valore dell’energia prodotta all’interno di un territorio, riducendo la dipendenza dalla rete nazionale e generando benefici collettivi.
CER in Sardegna: un modello replicabile e strategico Il contesto sardo, per caratteristiche geografiche, potenziale solare e densità abitativa, è particolarmente favorevole alla diffusione di modelli di produzione energetica distribuita. La Sardegna, infatti, gode di oltre 2.500 ore di sole all’anno e di un’ampia disponibilità di spazi per l’installazione di impianti fotovoltaici, rendendola uno dei territori più strategici per lo sviluppo delle CER. Tra i progetti già avviati, merita attenzione il caso di Benetutti (SS), uno dei primi Comuni in Italia a dotarsi di una CER attiva. In questo progetto, l’ente comunale ha installato impianti su strutture pubbliche, coinvolgendo la cittadinanza in un modello di autoconsumo collettivo. Il beneficio è duplice: da una parte, il Comune riduce i costi energetici degli edifici pubblici; dall’altra, i cittadini ricevono un ritorno economico dalla condivisione dell’energia prodotta.
Altro esempio concreto è rappresentato da alcuni progetti in fase avanzata nel Sud Sardegna, in cui imprese locali, cooperative agricole e amministrazioni stanno collaborando per creare comunità energetiche vocazione produttiva. In questi casi, gli impianti fotovoltaici vengono installati su capannoni industriali o su terreni inutilizzati, con l’obiettivo di alimentare stabilimenti e infrastrutture locali, garantendo un approvvigionamento stabile, sostenibile e a basso costo. Il ruolo di Altrenergie nella creazione di comunità energetiche Con un’esperienza ultraventennale nella progettazione e realizzazione di impianti fotovoltaici per il settore industriale, commerciale e pubblico, Altrenergie è il partner ideale per accompagnare le realtà interessate nella costituzione e sviluppo di una CER.
L’azienda fornisce supporto in tutte le fasi: dallo studio di fattibilità tecnico-economica alla gestione della pratica GSE, dalla progettazione e installazione degli impianti fino al monitoraggio e alla manutenzione. Grazie a un approccio integrato, orientato all’efficienza e alla personalizzazione, Altrenergie assicura ai propri clienti soluzioni sicure, sostenibili e capaci di generare valore nel tempo. Le comunità energetiche rinnovabili non sono solo uno strumento per produrre energia pulita, ma un modello virtuoso di collaborazione e innovazione, capace di innescare benefici concreti per chi vi partecipa e per il territorio in cui si sviluppano.
Per le aziende e le amministrazioni locali, entrare in una CER significa investire in un futuro energetico più autonomo, efficiente e condiviso. Significa anche valorizzare il territorio, rafforzare il legame tra produzione e consumo e partecipare in modo attivo alla costruzione di un’economia a basse emissioni.
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